Il 27 e 28 settembre 2024 si è celebrata la Notte delle Ricercatrici e dei Ricercatori, un evento che coinvolge tutta Europa e mette in luce l’importanza della ricerca scientifica e del lavoro di chi ne è protagonista. Anche quest’anno, l’edizione torinese di UNIGHT, ha offerto un ricco programma di eventi organizzati dai ricercatori e le ricercatrici di diversi dipartimenti. Butterfly ha supportato in particolare alcuni interventi.
Venerdì 27 settembre: “Da rifiuto a risorsa: i rifiuti minerali come alternativa sostenibile all’estrazione di materie prime vergini”
Presso i Musei Reali di Torino, il Dipartimento di Scienze della Terra, il Dipartimento di Management, il Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari, e il Dipartimento di Veterinaria dell’Università di Torino hanno presentato un incontro sul tema del recupero dei rifiuti minerali.
La produzione di rifiuti minerali, che rappresenta circa due terzi dei rifiuti prodotti in Europa, è una sfida cruciale per il futuro sostenibile del nostro continente. Durante l’incontro, sono stati illustrati diversi progetti in corso per trasformare questi scarti in risorse, contribuendo così alla riduzione della dipendenza dalle materie prime vergini. Tra gli esempi concreti di recupero, si è parlato della produzione di tecnosuoli per la riqualificazione ambientale e ricreativa, malte circolari per l’edilizia, terreni rinforzati per infrastrutture stradali e il riutilizzo degli scarti ceramici.
Sabato 28 settembre: “Mi rifiuto! …di fare rifiuto”
Sempre presso i Musei Reali, il sabato ha visto il Politecnico di Torino partecipare con uno stand dedicato all’economia circolare e al riciclo creativo. I dipartimenti di Scienza Applicata e Tecnologia e di Ingegneria Strutturale, Edile e Geotecnica hanno proposto un viaggio alla scoperta di come i materiali di scarto, come carta, plastica, vetro e biomasse, possano essere trasformati in nuove risorse grazie alla chimica e alla fisica. Un’occasione per riflettere su quanto possiamo fare, a livello individuale e collettivo, per ridurre l’impatto ambientale dei nostri rifiuti.
Sabato 28 settembre: “Indovina quanta! L’acqua che usi ma non vedi”
Nel pomeriggio di sabato, sempre ai Musei e Giardini Reali, è stato affrontato il tema dell’acqua “nascosta” nei prodotti che utilizziamo ogni giorno. Il Dipartimento di Ingegneria dell’Ambiente, del Territorio e delle Infrastrutture del Politecnico di Torino ha mostrato come dietro ad ogni capo d’abbigliamento, come una semplice maglietta di cotone, ci sia un ingente consumo d’acqua, utilizzata nella coltivazione, nella lavorazione e nella distribuzione del prodotto. Un modo interattivo e coinvolgente per sensibilizzare il pubblico sul tema del consumo responsabile delle risorse idriche.
L’edizione 2024 di UNIGHT ha confermato l’importanza di eventi come la Notte delle Ricercatrici e dei Ricercatori, che consentono a tutti e tutte di entrare in contatto con il mondo della ricerca e comprendere meglio le sfide ambientali, sociali ed economiche che ci attendono. Grazie alla partecipazione di istituzioni come l’Università di Torino e il Politecnico di Torino, il dialogo tra scienza e società si fa sempre più intenso, offrendo soluzioni innovative e sostenibili per un futuro migliore!
Inoltre, sabato 28 settembre, durante l’evento, è stato conferito il premio “Chi vuol essere Public Engager” al nostro podcast/vodcast Butterfly Area Stories! Questo contest è stato dedicato a esperienze e progetti realizzati da associazioni o gruppi informali di studenti che promuovono il dialogo tra l’università e la comunità, condividendo conoscenze e competenze per migliorare la società. Questo riconoscimento rappresenta un’importante opportunità per condividere l’esperienza vissuta. Desideriamo esprimere un sentito ringraziamento a tutte e tutti coloro che hanno partecipato, visitato lo stand e ascoltato le presentazioni di Butterfly Area Stories. Un particolare riconoscimento va a chi ha reso possibile la presenza a questo evento e l’ottenimento di questo premio, per noi motivo di grande orgoglio. Si ringraziano anche gli altri vincitori del contest, che insieme rappresentano l’impegno delle studentesse e degli studenti nel promuovere l’avvicinamento tra il mondo accademico e la comunità, contribuendo così a diventare #PublicEngagers.