L’innovazione è un processo cruciale per la crescita delle imprese, la ricerca scientifica e lo sviluppo della società. Tra gli elementi che contribuiscono ad innescare processi trasformativi si può ricomprendere anche il fallimento
Nell’innovazione scientifica e imprenditoriale che ruolo hanno l’insuccesso e il fallimento? Gli scienziati accettano il rischio di fallire, perché i risultati negativi sono un passaggio obbligato per nuove scoperte e conquiste.
Ma l’insuccesso è percepito differentemente, e con ben altre caratteristiche e conseguenze, dalla maggior parte degli esseri umani.
Come viene interpretato e vissuto l’insuccesso da aziende e dalla società? È solo un evento da nascondere e cancellare?
E se provassimo a capovolgere e a reinterpretare il fallimento come una conquista che attiva processi di trasformazione e innovazione?
La Butterfly Area, il Company on Campus dell’Università di Torino, ha ospitato un panel di discussione per esplorare il tema del fallimento nell’innovazione scientifica e imprenditoriale per arrivare a delineare da qui il concetto di conquista. L’evento, tenutosi il giorno 20 maggio 2023 all’interno degli #UniToTalks al Salone del Libro, ha visto la partecipazione di esperti provenienti da diversi settori:
L’evento è stato moderato da Giovanna Guarriello, referente per la comunicazione e il marketing di Butterfly area
Durante la discussione, i relatori hanno esplorato il ruolo del fallimento in diversi ambiti, tra cui la ricerca scientifica, l’innovazione aziendale e la semiotica.
Nella ricerca scientifica il fallimento è parte integrante del metodo scientifico. Sono gli esperimenti falliti a portare a nuove scoperte e conquiste, poiché i risultati negativi sono necessari per riformulare ipotesi e affinare gli approcci sperimentali. Tuttavia, il fallimento è spesso mal visto nelle pubblicazioni scientifiche, il che limita la condivisione di risultati negativi e ostacola il progresso complessivo della ricerca.
Nel mondo delle imprese l’innovazione è fondamentale per la crescita economica, ma molte aziende temono il fallimento e non innovano abbastanza. Invece di investire in progetti audaci e creativi, molte imprese preferiscono finanziamenti pubblici per ricerche prevedibili che raramente portano a innovazioni significative. Per prosperare, le aziende devono accettare il fallimento come parte integrante dell’innovazione e incoraggiare la creatività e il coraggio di sperimentare nuove idee.
Infine, dal punto di vista della semiotica, l’innovazione deve essere percepita come significativa per coloro che sono chiamati a riconoscerla come tale. Il fallimento di un innovatore, quindi, è principalmente la sua incapacità di comprendere se il suo lavoro possa apparire significativo agli altri e, in caso affermativo, di comunicarlo.
Il dibattito al Salone del Libro ha offerto spunti interessanti su come reinterpretare il fallimento come una conquista che attiva processi di trasformazione e innovazione.