Alessandra Girardi è la vicepresidente di Vanni, ruolo al quale è giunta dopo una lunga e variegata carriera: dalla laurea in Scienze Politiche, indirizzo Internazionale, al lavoro in un ente di studio e ricerca sui temi della globalizzazione a Milano, passando per la collaborazione con il Consiglio d’Europa a Strasburgo. Il suo contributo all’azienda riunisce il perfezionamento del prodotto alla cura per i valori d’impresa: un’attenzione, in sostanza, non soltanto alla realizzazione di un prodotto valido, ma anche alle modalità con cui l’azienda si muove sul territorio, alle relazioni che intesse, ai propositi che ne definiscono l’operare. È, quello di Alessandra, un tentativo di muovere verso il cosiddetto “umanesimo” del business, che – al di là degli abusi del termine – riguarda un certo modo di fare imprenditoria, eticamente orientato. Al centro di questo quadro c’è la cura di ciascun dipendente, le cui competenze devono essere riconosciute e apprezzate, qualunque sia il ruolo che ricopre. Questo principio, inevitabilmente, orienta tutto l’operato aziendale: dalle collaborazioni con altre aziende locali, all’attenzione all’inclusione, al territorio, all’ambiente.
Proprio con questo spirito, nel dicembre 2021 Vanni si è trasformata in Vanni s.r.l Società Benefit: la cura per i valori imprenditoriali non può che inquadrare l’impresa in un’ottica più ampia, che prescinda dalla valutazione dei soli profitti commerciali e consideri l’azienda come un agente nella collettività, che non può non essere consapevole dell’impatto sociale che genera.
Per questi motivi, Alessandra Girardi si è detta molto sensibile ai temi dell’innovazione: innovare, per Vanni, significa abbracciare il cambiamento su più livelli, in una tensione permanente a migliorare le modalità con cui l’azienda agisce nel mondo. In quest’ottica, promuovere l’accessibilità e l’inclusione negli ambienti di lavoro diventa di primaria importanza. Un contesto di riconoscimento reciproco che deve diventare terreno fertile per la partecipazione di tutti: a partire dalle donne, le cui carriere devono essere promosse e valorizzate – dice Alessandra.
In quest’ottica, Butterfly Area risponde perfettamente alle esigenze di un’azienda che sposta lo sguardo al di là del profitto, che si inquadra in un ampio contesto operativo, tenendo conto delle relazioni interpersonali, dell’impatto sociale e ambientale. Alessandra immagina Butterfly Area come uno spazio in cui, prima di tutto, sarà possibile incontrarsi e dialogare, tra aziende e con gli enti di ricerca del territorio: dilatare le prospettive e accorciare i gap, oltre a creare nuove opportunità di indagine nel campo della scienza del materiale e packaging, per contribuire a ridurre l’impatto ambientale del prodotto. Butterfly Area, in sostanza, rappresenta un’occasione di incontro generativo per Vanni società benefit, un’opportunità di prossimità per continuare a investire su valori imprenditoriali strategici per lo sviluppo dell’azienda.
Vanni nasce a Torino 35 anni fa ed è un’azienda ad impronta familiare, affermata nel panorama dell’occhialeria creativa. Da dicembre 2021 ha assunto la forma giuridica di “società benefit”, acquisendo la sua attuale denominazione. Si tratta di una tipologia societaria introdotta in Italia dalla legge n. 208/2015, che interessa le società che perseguono, oltre a quelli di profitto, obiettivi di interesse comune. A seguito di questa trasformazione, Vanni ha inserito nel proprio statuto quattro finalità, oltre a quella tradizionale di profitto, che riguardano la creazione di un beneficio collettivo. In primo luogo, gli occhiali sono progettati per garantire il benessere globale di chi li indossa: devono correggere un problema visivo e, al contempo, soddisfare le esigenze estetiche e pratiche di chi li sceglie. In secondo luogo, l’azienda si impegna a valorizzare le competenze di tutti i suoi lavoratori e intende assicurarsi che tutte le società con cui collabora facciano altrettanto, prestando attenzione all’inclusione sociale, al rispetto dello statuto dei lavoratori del loro paese di riferimento e alle politiche di parità di genere. Ancora, l’attenzione all’impatto ambientale: è molto importante per Vanni migliorare la circolarità del prodotto occhiali, a partire dall’utilizzo di bio-acetato, un derivato della fibra del legno e del cotone che alza il livello di biodegradabilità degli occhiali al 68%. L’ultimo obiettivo, infine, concerne la valorizzazione delle attività locali, perseguita avviando partnership con start-up ed iniziative territoriali.