Coltivo.io dichiara l’amministratore delegato Mattia Conte – “è un progetto che nasce per essere completamente sostenibile, dal punto di vista economico-finanziario, ambientale e sociale”: deve, innanzitutto, mantenere una proiezione finanziaria di crescita virtuosa, che lo renda sostenibile per l’azienda e per i suoi collaboratori.
Dal punto di vista ambientale, Coltivo.io deve essere improntato alle logiche della circular economy, limitando la produzione di rifiuti. Infine il progetto aspira a farsi portavoce di modelli partecipativi ed inclusivi dal punto di vista sociale.
Nell’arco dei prossimi anni, a causa del riscaldamento climatico, in luoghi sempre più ampi del mondo affronteremo problemi di carenze di prodotti alimentari. Per questo motivo lo sviluppo di tecniche di agricoltura fuori suolo risponde ad un’esigenza molto più imminente di quanto crediamo e rappresenta una possibilità di innovazione del paradigma di agricoltura tradizionale, che possa apportare un vantaggio competitivo sul mercato e migliorare la qualità di vita delle persone.
Proprio nell’ottica di innovare e rispondere ad esigenze di mercato attuali, Coltivo.io in passato ha già collaborato con l’ambiente universitario. Secondo Mattia Conte, infatti, il settore aziendale e quello dell’università, nella loro diversità di intenti, possono arricchirsi a vicenda: l’università garantisce una ricerca spesso ostacolata dalle esigenze economiche dell’azienda; al contempo, la dinamicità del mondo aziendale è uno stimolo per la realizzazione concreta di progetti nuovi e per il loro continuo aggiornamento.
Coltivo.io, nella collaborazione con Butterfly Area, spera di trovare un ambiente di contaminazione reciproca, dove le idee possano incontrarsi e sostenersi, per uno sviluppo più veloce e sostenibile.
Coltivo.io è una startup operativa nel settore dell’agritech. Fondata e gestita da Alessio Bacin e Mattia Conte, l’azienda si occupa di progettare ed installare impianti ad acquaponica su misura per rendere la coltivazione fuori suolo accessibile a tutti.
Il sistema di coltivazione ad acquaponica ha origini antichissime: deriva dalle colture assiro-babilonesi e consiste nella creazione di un ecosistema tra pesci e piante. Queste ultime crescono in speciali vasche d’acqua dove, in contemporanea, avviene l’allevamento di pesci, che si nutrono delle radici delle piante e le fertilizzano attraverso le loro deiezioni. Si tratta di un rapporto simbiotico che permette la coltivazione di prodotti migliori, senza l’uso di pesticidi, erbicidi e concimi chimici.