Martina Campora fa parte di Cyrkl, una nuova start-up con sede in Repubblica Ceca, che come scoprirete nel corso dell’articolo è la maggiore azienda green sourcing dell’Unione Europea. Indubbiamente i suoi studi sono stati un valido supporto per questo traguardo: prima una laurea triennale in Business Management e successivamente un master all’università di Glasgow in Marketing Internazionale Strategico. Giovane e con un sogno nel cassetto, Martina si è unita a questa azienda e ne fa parte da diversi anni, come Product Marketing Specialist, specializzandosi nel tempo all’interno della divisione marketing e diventando un importante ponte di collegamento tra questa e i vari team di sviluppo, fino ad arrivare alla sua mansione cardine: la comunicazione delle nuove funzionalità ai clienti.
Martina Campora in questa intervista ha narrato con passione e determinazione le diverse sfide che un’azienda dedita all’economia circolare deve affrontare ogni giorno.
Sono tantissime le aziende che collaborano con la start-up, ma sono altrettante le aziende che riescono a conoscersi e a collaborare fra di loro grazie a Cyrkl.
Ma non è sempre tutto così semplice. Quali sono le maggiori difficoltà? Senza dubbio ottenere finanziamenti adeguati: ad oggi è molto complicato mantenere un’azienda garantendo un flusso di finanziamenti stabile, soprattutto se questa è una start-up che si fa largo sul mercato dal 2019. Alla domanda su quale sarà il prossimo goal di Cyrkl, Martina ne ha citati due in particolare: riuscire ad avere abbastanza ricavi per coprire interamente i costi dell’azienda e fare di Cyrkl la più importante piattaforma di green sourcing sul mercato europeo. Una bella sfida a cui Martina è certa di poter contribuire perché l’azienda ha un asso nella manica: “l’innovazione tecnologica che viene usata sulla piattaforma”. Infatti è importantissimo per Cyrkl usare l’IA e un algoritmo che consenta che non ci sia un lavoro manuale nel gestire i contatti con i clienti, gestendo il tutto quasi in autonomia. Non solo, è stata una sfida anche differenziarsi dalle altre piattaforme, che solitamente si sviluppano solo su un fronte: la plastica. Cyrkl gestisce il tutto categorizzando ogni rifiuto e aggiungendo per ogni categoria una sottocategoria, aiutando così il cliente a districarsi.
La mal riuscita di un progetto può essere definita un fallimento? Martina Campora ci ha spiegato come spesso i progetti messi in campo da Cyrkl non riescano sempre a soddisfare le aspettative, non reagiscano bene sul mercato, non siano magari adatti, ma la start-up non si può fermare, e deve indagare sul perché, sulle diverse ragioni e sui diversi motivi. Nulla può essere considerato un fallimento quando si può risolvere e studiare meglio per essere migliorato col tempo.
Come reagisce Cyrkl? Dopo un progetto fallimentare si fa un’analisi post-mortem, si cerca di capire cosa sia andato storto e come evitare di commettere di nuovo lo stesso errore. Ma la nostra intervistata non ha fatto solo le veci di Cyrkl, si è anche esposta in prima persona presentandoci quali sono per lei le conquiste e quali i fallimenti. Martina Campora identifica in maniera molto chiara un motivo di celebrazione per entrambe le condizioni; sia che un progetto di qualsiasi natura non sia andato in porto risultando un fallimento o sia che arrivi una bella conquista (o citandola “un successo”), tutto va celebrato, anche se non in egual misura. Ogni fallimento deve diventare un piccolo gradino da usare fino al raggiungimento della cima delle nostre conquiste.
Cyrkl è un’azienda nata a Praga, che si occupa del riuso dei rifiuti delle aziende. L’idea di fondare questa start-up è venuta al suo founder e CEO Cyril Klepek, quando si è reso conto che le colpe degli sprechi, dell’inquinamento e della rovina del pianeta venivano fatti ricadere sulle spalle dei consumatori e non abbastanza sulle aziende che sono la fonte primaria di inquinamento. Per questo Cyrkl aiuta le società a smaltire i propri rifiuti per creare materie di seconda mano raggiungendo così un duplice obiettivo: intervenendo attivamente nella gestione dei rifiuti e potenziando le ricadute sull’ambiente, entrambi principi fondanti della start-up.