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Un negozio fluido: tra arte e vintage

 

Il negozio di Beatrice Mesguich aspira a tenere insieme più dimensioni ed è alimentato dalla creatività e dalla versatilità. È sempre in nome di questa capacità di alterazione e adattamento che Mesguich ha affrontato la sua carriera universitaria ed il suo percorso di inserimento nel mondo lavorativo: il gap tra università e lavoro – sostiene – esiste ed è disorientante; per provare a colmarlo individualmente è fruttuoso immaginare la diversificazione di applicazioni possibili delle conoscenze, le loro molteplici declinazioni.


Uno spazio versatile

Per la gestione de Il Capo Vintage, Mesguich si occupa, oltre che dell’amministrazione giornaliera dell’attività, di selezionare personalmente tutti i capi e di promuoverli sui social e sul sito, selezionando modelli e modelle e scattando fotografie.

Il proposito che l’ha portata ad aprire l’attività è stato precisamente quello di creare uno spazio aperto, disponibile per i più giovani, che si adeguasse alle loro esigenze economiche e al desiderio di avere uno spazio in cui esprimersi artisticamente.

Cosa ha colpito noi di Butterfly Area? Nella sua flessibilità, Il Capo Vintage è un buon esempio di ibridazione e contaminazione delle conoscenze, che si traduce in un’applicazione efficace nel mondo del lavoro.


Il Capo Vintage

Il Capo Vintage ha aperto a Torino lo scorso maggio 2022. È il frutto di un’idea della ventiquattrenne Beatrice Mesguich, che ha affiancato agli studi in Comunicazione e valorizzazione del patrimonio culturale presso l’Accademia Albertina la gestione del negozio, per poi decidere di dedicarvisi a tempo pieno.

Il Capo Vintage è un negozio di abbigliamento di seconda mano e, al contempo, uno spazio per eventi d’arte, esposizioni e dibattiti.