Laura Boschis è la CEO di Trustech e a noi di Butterfly Area ha detto che per un’azienda di trasferimento tecnologico la collaborazione con le università può essere estremamente fruttuosa. Tuttavia, spesso, la difficoltà riscontrata riguarda il tipo di ricerca condotto: “se le aziende necessitano spesso di una ricerca applicata, le università sono impegnate in quella di base.” Anche la necessità, per i lavoratori dell’università, di pubblicare può essere poco in accordo con le modalità operative delle aziende: implementare un prodotto e lanciarlo sul mercato richiede un tipo di ricerca che consiste in molteplici prove e che non dà adito a materiale adatto alle pubblicazioni.
L’intesa tra università e azienda, secondo Boschis, potrebbe costruirsi calibrando il tipo di ricerca condotto dalle parti in gioco, specialmente quando a essere coinvolte sono aziende piccole e medie, non interessate a stipulare con gli enti di ricerca piani di collaborazione sul lungo periodo, bensì hanno bisogno di interventi mirati.
Secondo Boschis “la possibilità di creare qualcosa di nuovo spesso dipende dalla capacità di sbrogliare nodi imprevisti, dalla prontezza di intervento. È per questo che l’immaginazione è essenziale”: in un contesto come quello di un’impresa che implementa tecnologie sempre nuove, essere capaci di traiettorie inedite, di immaginare prove sperimentali è vitale, specialmente quando gli strumenti a disposizione sono limitati. Inventiva e versatilità: questi gli ingredienti dell’innovazione.
Trustech s.r.l. è un’azienda di ricerca, sviluppo e trasferimento tecnologico specializzata in micro e nanotecnologie. L’azienda lavora, quindi, per colmare il divario tra mercato e ricerca, cercando di abbreviare il time-to-market dell’innovazione. Opera all’interno di un’ampia rete di centri di ricerca internazionali e svolge internamente buona parte della ricerca applicata. Collabora, inoltre, con diverse aziende industriali del nord Italia. Trustech è in grado di sviluppare tecnologie innovative sia per progetti interni che esterni e collabora con università piemontesi ospitando tesisti e stagisti per periodi più o meno lunghi. Al momento è impegnata nello sviluppo di tecnologie di immunodiagnostica, da implementare in point of care sia relativamente alla salute umana, che in ambito veterinario e per il controllo agroalimentare.